Il Metodo Stanislavskij è uno stile di insegnamento della recitazione messo a punto da Kostantin Sergeevič Alekseev nei primi anni del '900.
Il Metodo si basa sull'approfondimento psicologico del personaggio e sulla ricerca di affinità tra il mondo interiore del personaggio e quello dell'attore. Per ottenere la credibilità
scenica, il maestro Stanislavskij creò esercizi che stimolassero le emozioni da provare sulla scena, dopo aver analizzato in modo profondo gli atteggiamenti non verbali e
il sottotesto del messaggio da trasmettere.
I risultati dei suoi studi furono raccolti in alcuni volumi: Il lavoro dell'attore su se stesso, pubblicato nel 1938 e Il lavoro dell'attore sul personaggio, pubblicato
postumo nel 1957.
Finalità ultima del Metodo è l'innalzamento, da parte dell'attore, della cosiddetta quarta parete, quella parete immaginaria che separa il palcoscenico e chi vi recita dal pubblico, che
l'attore deve essere in grado di creare per riuscire ad isolarsi totalmente, raggiungendo così uno stato di solitudine scenica.